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Ma chi è... "Il Diverso"...?
Il nero? Il giallo? Chi
indossa lo chador o il caffettano..? Chi parla un'altra lingua? Chi dice
cose "strane"? Il Marziano? E poi... se tu sei "diverso" per me, allora...
io sono "diverso" per te...?
Meno male che il nostro amico
Balù ci dà una mano per capire che il concetto di diversità... non sempre
è negativo: e soprattutto che nella simpatia e nei sentimenti,
la diversità non esiste!
Le
canzoni e il relativo spettacolo sono nati uno scherzo, nel lontano 1986:
e sopratutto dalla voglia di dare una mano a delle maestre dotate di
creatività e tanta buona volontà, che decisero di esplorare, insieme ai
loro "cuccioli" della Scuola Materna "Viuzzo dei
Querci" di Firenze, il significato di "diverso": per me e per Ilaria,
(divenuta poi il personaggio principale di questa "fiaba"
moderna) il diverso è stato Balù, un marziano verde,
buffo, peloso e un po' bizzoso che ha conquistato tutti i bambini che lo
hanno conosciuto. la più grande emozione, per me, è stata il prendere
coscienza della paura iniziale dei bambini nei confronti della
bizzarra creatura: che non tardava a trasformarsi in diffidenza, per
sfociare, sul finale, in affetto e simpatia manifesti. Non era raro che, a
fine spettacolo, Balù-Ilaria fosse attorniato da stuoli di bambini
entusiasti e innamorati che volevano toccarlo, parlargli, vederlo da
vicino.
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TEATRALE |